La giornata del 9 febbraio 1818 Michelangelo la visse come un momento di felicità, addirittura festeggiò, finalmente vendetta era compiuta, si sentiva di nuovo sulla cresta dell’onda. Ma non capì che invece erano state poste le premesse per una cascata di guai e si compiva una tragedia immane; altro che festeggiamenti! Quel 9 febbraio 1818, […]

D’altra parte Matteo faceva lo stesso, ricopiava negli stessi anni il medesimo modello di comportamento, di investimento, di crescita familiare e patrimoniale del padre. Solo che lo faceva con la grinta di nonno Crescenzo, riuscendo perciò meglio di Michelangelo. Nel Catasto Provvisorio introdotto nel 1809 da Gioacchino Murat, Matteo trentasettenne già risulta proprietario di «una […]

La mattina di giovedì 23 marzo 1820, due anni dopo l’acquisto in enfiteusi di Frattamaggiore, Michelangelo a ottant’anni e mezzo morì «nella sua propria casa» di Sedile di Porto. Alle sei del pomeriggio Gaetano Cogna, il consuocero, e Dominico Lombardo, fedele «giovine di mercante», si recarono presso «l’Uffiziale dello Stato Civile del Circondario di Porto […]

L’atto di aggiudicazione provvisoria fu pubblicato nella sezione Avvisi Giudiziari del Giornale del Regno delle Due Sicilie «N.° 156 Lunedì 15 luglio 1833» [85.1]. Il Giornale era costituito da un foglio a quattro facciate, ciascuna con una numerazione progressiva che partiva il primo dell’anno e continuava un giorno dopo l’altro. La prima pagina del 15 […]

Per evitare che qualche estraneo o addirittura un parente dei Gallo si aggiudicasse la nuova vendita all’incanto, Casa Reale scese in campo attraverso il Primo Educandato Regina Isabella Borbone. Questo Educandato era stato istituito a Napoli pochi anni prima, nel 1829, sul modello delle scuole di istruzione femminile, sotto la protezione della Casa Reale e senza […]

Il rinvenimento di questa documentazione e la ricostruzione di vicende tanto complesse, convulse, per certi aspetti drammatiche, mi coinvolsero sempre più nel corso dell’anno 2010 e mi indussero a tornare molte volte a Napoli. Saltavo tra l’Archivio di Stato e quello notarile, in una sorta di caccia al tesoro perduto. Come del resto accade in […]

Se nel 1799 la famiglia Gallo, borghese e conservatrice, non aveva supportato la rivoluzione dei giacobini, ancor meno negli anni Trenta dell’Ottocento partecipò ai fermenti risorgimentali che serpeggiavano in Italia. Di Mazzini, i ragazzi sapevano poco; delle Mie Prigioni di Silvio Pellico, idem. Solo Giovanni, il primogenito reverendo, si informava, se ne rammaricava e traeva […]