PREMESSA
In questa edizione ipertestuale riordino e inserisco tutto il materiale documentale raccolto sulla storia della mia famiglia, quel materiale cioè che era appena citato nel racconto pubblicato nel 2013 con il titolo Dòmini, magnifici, mercadanti nella duplice edizione Youcanprint, cartacea e ebook. Il racconto a sua volta era basato sul saggio pubblicato il mese prima con il titolo Storia millenaria di una famiglia della costa amalfitana, edito dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana e dalla Società Napoletana di Storia Patria. Tutto questo materiale deriva da una ricerca che io svolsi tra il 2009 e il 2012, sotto l’incoraggiamento e la guida dello storico Giuseppe Galasso.
Ho scelto di sistemare qui in forma discorsiva l’enorme mole di informazioni, dal Medioevo ai giorni nostri, ma non ho ceduto alla tentazione alternativa di produrre un romanzo infarcito di dialoghi immaginari, chissà magari sarebbe stato pure suggestivo. Ho privilegiato un’esposizione asciutta, con la finalità di rivisitare i luoghi com’erano, di far emergere i fatti come si svolsero e i personaggi come vissero nei secoli scorsi. Ho ricostruito in laboratorio l’animo dei miei antenati, personaggi del lontano passato, grazie all’analisi delle loro firme curata da una grafologa bravissima. Scrivendo, talvolta ho avvertito il rischio di ergermi senza volerlo a giudice del loro comportamento. Me ne sono accorto perché ho sentito su di me lo sguardo severo e adombrato di questi antenati ricostruiti, e mi è venuta voglia di chiedergli scusa. Analogamente il lettore, specie se facilmente suggestionabile, potrebbe sentirsi schiacciato da malintesi insegnamenti che sembrano venire dalla storia e potrebbe smarrire la consapevolezza del proprio libero arbitrio. Raccomando perciò forza interiore e disincanto a chi leggendo si misuri con l’ultimo millennio.
Anche grazie alla sentenza n° 61, pronunziata nel 2006 dalla Corte Costituzionale, e grazie a nuove normative coerenti con l’indirizzo della Corte, nel prossimo millennio sarà gradualmente superata la concezione patriarcale della famiglia, quale emerge da questo racconto, e il cognome della mia come quello di qualsiasi altra famiglia potrà essere trasmesso anche dalle sue componenti femminili, così come avvenne per una nostra antenata nel Medioevo.
La bibliografia qui citata è aggiuntiva rispetto a quella ben più ricca contenuta nel saggio scientifico, cui rimando per ogni qualsiasi approfondimento o verifica della veridicità storica di quanto qui narrato.
Scoprire le radici della propria famiglia penso sia uno dei sogni della vita. Sono felice di aver avuto forza, tenacia e fortuna nel riuscirci. Sono perciò davvero grato a tutti coloro che direttamente o indirettamente me l’hanno consentito.
Roma, giugno 2015