cap 13

Dalla lettura delle prime pagine dei registri parrocchiali, imposti dal Concilio di Trento nel 1563 come visto nel cap. 10, scoprii che nella seconda metà del Cinquecento, più o meno quando fu realizzata la Sala delle Mappe dei Musei Vaticani, a Praiano vivevano più di una ventina di giovanotti Gallo, e naturalmente altrettante giovanette, nati e cresciuti al sole e al sale della costa. I nonni Gallo di questi giovanotti abitavano a Praiano già a inizio Cinquecento e, come trovai in seguito, anche da molto prima, insieme ad alcune altre famiglie. In tutto, all’epoca c’erano una decina di cognomi; oltre a Gallo, gli altri erano: Cinque, De Rosa, Della Lama, di Montorio, Ferraiolo, Irace, Merolla, Richa, Rispoli, con molteplici varianti. Nel 1532 a Praiano le case, o meglio i fuochi, cioè i focolari censiti dal fisco, erano 68. In ogni casa abitavano più nuclei familiari. Nel corso dei secoli, gli abitanti di Praiano sono stati sempre un migliaio, poco meno del doppio di quelli della frazione di Vettica Maggiore. Mille diviso 68, fa una quindicina di abitanti per ogni casa. Mille diviso i dieci cognomi e loro varianti, fa in media un centinaio di abitanti con lo stesso cognome. I giovani Gallo (venti più venti) rappresentavano il 40%. il restante 60% era costituito da bambini e adulti.
Uno dei film americani a colori di maggior successo del 1954 fu “Sette spose per sette fratelli”. A Praiano accadde qualcosa di simile alla trama di quel film, sia pur con qualche differenza: i giovani Gallo erano il triplo, non erano spaccalegna dell’Oregon, erano rampolli di una famiglia della costa, definita nobilissima seppur non blasonata dagli studiosi di storia locale.
I giovani Gallo più grandicelli di età erano Marcho, Gio: e Cola. Seguivano Crescencio e Galasso. Tra il 1581 e il 1582 Crescencio, Cola e Gio: chiamarono i loro rispettivi figli GioDomenico, Minicho e Gio:Dominico, più o meno tutti lo stesso nome, forse quello del nonno, comunque un antenato centrale nella storia della famiglia Gallo. Seguiva poi Gio:Luca, che nacque a ottobre del 1585. Un secondo gruppo di maschi Gallo era formato da Antolino, Cesare, Vĩcenzo, Sabato, Gio:Jacono, Gio:Dominico, Geronimo, Jacobo, Jopietre. L’ultimo gruppo era formato da un terzetto più giovane: un altro Cesare, Carlo e Biase, tutti nati intorno al 1570. Il secondo di questi ultimi tre, Carlo Gallo, sposò Nuntia di Montorio venerdì 7 giugno 1596.
Sulla base di questi dati, costruii uno schema a blocchi dei Gallo di Praiano del Cinquecento [13.1].
Come ha ricostruito Rosalba Ragosta, tra il 1535 e il 1555 otto praianesi, aventi sei di questi dieci cognomi, si immatricolarono all’Arte della seta: Michele Richa, Piero Merolla, Lucia Rispolo, Lisantonio de Jerace, Gio:Filippo Cinque, Paolo Merolla, Sebastiano Rispolo, Ferrante de Rosa. Dunque a Praiano la stragrande maggioranza della gente lavorava la seta. Scrisse Giustiniani nel 1797: a Praiano «gli abitanti lavorano del filo, ch’è eccellente, e di costo, ma non è della qualità di un tempo… a Vettica Maggiore i naturali son tutti tiratori di seta».

About Riccardo Gallo
Riccardo Gallo (Roma, 23 settembre 1943) è un ingegnere, economista e docente italiano. Professore alla Sapienza, ha svolto compiti di risanamento del sistema produttivo italiano in ambiti governativi, finanziari, aziendali, riversando e incrociando le competenze acquisite. È stato definito il bastian contrario sia del management pubblico che del privatismo arrogante, estremista di centro. Ha collaborato con Il Sole 24 Ore. Oggi è opinionista de L’Espresso.
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