cap 106

Corrado abbandonò i percorsi improbabili di professione legale, da secoli inflazionata in città, e fu assunto in Banca d’Italia, dapprima negli uffici di Napoli e poi in quelli di Benevento. Sposò Lucia il 21 agosto 1938 a Napoli, dove nel 1939 nacque Giuliana [106.1], che sposerà Franco Stella. Con le sue arti di elegante ideatore e tessitore di rapporti personali, tormentò il suocero Eugenio affinché, con le sue conoscenze e in particolare con l’allora direttore generale Pasquale Troise, lo favorisse nel trasferimento presso la sede centrale della Banca [106.2] in via Nazionale 91 a Roma.
Presenti a Praiano tra il Cinquecento e il Settecento, in realtà scesi da Agerola alle soglie del Mille Cento, poi a Napoli dal Settecento al Novecento, i Gallo di Praiano nel 1940 andarono così a vivere a Roma, dove nascemmo prima io nel 1943 [106.3], poi nel 1948 Marcella [106.4], che sposerà Roberto Pascucci. Corrado per meriti di operosità, equilibrio, lealtà, prudenza, stile, fece carriera fino a condirettore centrale, con la responsabilità di capo del Segretariato Generale, quando governatore della Banca d’Italia era Guido Carli [106.5] e direttore generale Paolo Baffi.
Nell’estate del 1955, durante una gita in pullman organizzata dai parenti di Napoli sulla costa amalfitana, Corrado passò per Praiano, ma non vi dedicò alcuna attenzione, perché nulla sapeva.
Lucia e Corrado a fine anni Cinquanta, grazie a una cooperativa edilizia agevolata, investirono i risparmi di una vita di sacrifici post-bellici in un appartamento a Roma. Subito dopo acquistarono un’automobile utilitaria Fiat 600. Nel 1973, alla cessazione dal servizio attivo in Banca d’Italia, investirono la liquidazione in qualche altro piccolo appartamento. I Gallo tornarono così a essere proprietari edilizi e possessori di mezzi di locomozione, sia pur questa volta in formato ridotto e senza rischi connessi.
Morto nel 1992, Corrado ignorava le sue radici millenarie; conosceva però lo stemma con il gallo su un monte a tre picchi; amò i nipoti. Due portavano il suo cognome, perché figli miei e di mia moglie Silvana Noviello: Andrea nato nel 1970 [106.6] e Federico nel 1974 [106.7]. Non fece in tempo a vederli inseriti in àmbiti professionali internazionali e competitivi. Né poté vedere una brillante versione dello stemma, opera di un ebanista, incastonato nel parquet di casa di Federico [106.8], né una riproduzione di quello della Cappella di S. Nicola a casa sia di Federico che di Andrea [106.9]; ovviamente non conobbe i pronipoti Gallo: Sabina nata nel 2004 e Lavinia nel 2006, figlie di Andrea e Loretta Brusa [106.10]; Filippo nato nel 2006, Ginevra nel 2008 e Clotilde nel 2011, figli di Federico e Guendalina Meucci [106.11].
Dal padre Enrico, Corrado aveva solo sentito dire che il proprio bisnonno si chiamava Matteo e girava in carrozza a cavalli, e che il nonno Michele si era mangiato le proprietà.

About Riccardo Gallo
Riccardo Gallo (Roma, 23 settembre 1943) è un ingegnere, economista e docente italiano. Professore alla Sapienza, ha svolto compiti di risanamento del sistema produttivo italiano in ambiti governativi, finanziari, aziendali, riversando e incrociando le competenze acquisite. È stato definito il bastian contrario sia del management pubblico che del privatismo arrogante, estremista di centro. Ha collaborato con Il Sole 24 Ore. Oggi è opinionista de L’Espresso.
View all posts by Riccardo Gallo