Per evitare che qualche estraneo o addirittura un parente dei Gallo si aggiudicasse la nuova vendita all’incanto, Casa Reale scese in campo attraverso il Primo Educandato Regina Isabella Borbone. Questo Educandato era stato istituito a Napoli pochi anni prima, nel 1829, sul modello delle scuole di istruzione femminile, sotto la protezione della Casa Reale e senza […]
L’atto di aggiudicazione provvisoria fu pubblicato nella sezione Avvisi Giudiziari del Giornale del Regno delle Due Sicilie «N.° 156 Lunedì 15 luglio 1833» [85.1]. Il Giornale era costituito da un foglio a quattro facciate, ciascuna con una numerazione progressiva che partiva il primo dell’anno e continuava un giorno dopo l’altro. La prima pagina del 15 […]
Alla morte di Francesco I di Borbone nel 1830, sul trono salì Ferdinando II delle Due Sicilie []. Il quale a fine 1832 sposò a Genova Maria Cristina, ultima figlia di Vittorio Emanuele I di Savoia. Il 20 marzo 1833, per istruire un’istanza presentata da Gennaro de Causis, patrocinatore per sé e per Andrea e […]
Durante gli anni Venti dell’Ottocento, Napoli non cambiò quasi per nulla. Nel 1825, morto Ferdinando IV per un colpo apoplettico, sul trono di re delle Due Sicilie gli succedette il figlio, Francesco I. Aveva 48 anni, essendo nato nel 1777; aveva cinque anni meno di Matteo. Sposò in seconde nozze la cugina Maria Isabella di […]
La mattina di giovedì 23 marzo 1820, due anni dopo l’acquisto in enfiteusi di Frattamaggiore, Michelangelo a ottant’anni e mezzo morì «nella sua propria casa» di Sedile di Porto. Alle sei del pomeriggio Gaetano Cogna, il consuocero, e Dominico Lombardo, fedele «giovine di mercante», si recarono presso «l’Uffiziale dello Stato Civile del Circondario di Porto […]
Ho già raccontato che S. Maria Antesaecula è la via dove da ragazzetto nel 1956 andai a fotografare lo stemma esistente in cima al portone. Nel 2009 feci ripartire proprio da lì le ricerche che hanno consentito questo racconto. O meglio le feci ripartire dalla vicina parrocchia di S. Maria dei Vergini. Trascorrevo molte ore […]
D’altra parte Matteo faceva lo stesso, ricopiava negli stessi anni il medesimo modello di comportamento, di investimento, di crescita familiare e patrimoniale del padre. Solo che lo faceva con la grinta di nonno Crescenzo, riuscendo perciò meglio di Michelangelo. Nel Catasto Provvisorio introdotto nel 1809 da Gioacchino Murat, Matteo trentasettenne già risulta proprietario di «una […]
La giornata del 9 febbraio 1818 Michelangelo la visse come un momento di felicità, addirittura festeggiò, finalmente vendetta era compiuta, si sentiva di nuovo sulla cresta dell’onda. Ma non capì che invece erano state poste le premesse per una cascata di guai e si compiva una tragedia immane; altro che festeggiamenti! Quel 9 febbraio 1818, […]
Il 31 agosto 1810, regnante Gioacchino Murat, Michelangelo firmò una scrittura privata con la quale prendeva in affitto dai conti Giovanni e Vincenzo Spena una masseria di 32 moggia, cioè 108mila metri quadrati, quasi 11 ettari, nel comune di Cardito [78.1], a due chilometri e mezzo da Frattamaggiore in direzione di Caivano e a venti […]
Tra il 1810 e il 1818, al “sequel” della vicenda relativa alla masseria di Capodimonte si sovrapposero due ulteriori ambiziose avventure immobiliari, condotte rispettivamente tra il 1810 e il 1818 da Michelangelo, e tra il 1813 e il 1815 da Matteo. In questa parte del racconto constateremo gli effetti destabilizzanti della rabbia cumulata da Michelangelo […]